Scandalo emissioni: dopo l’Ue, anche gli Usa contro FCA
BRUXELLES (WSI) – La Commissione europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per non aver indagato a sufficienza sulle emissioni di alcuni motori diesel della Fiat Chrysler.
Anche negli Usa le cose non si mettono bene per il Lingotto. A gennaio l’EPA (Environmental Protection Agency, agenzia per la protezione dell’ambiente) ha accusato l’FCA di utilizzare un software illegale per consentire l’omologazione di motori diesel eccessivamente inquinanti e ha ipotizzato una sanzione massima da 4,6 miliardi di dollari. Da lì è iniziata una trattativa serrata e se non darà i suoi frutti, come riferiscono due fonti vicine alla vicenda sentite da Reuters, il Dipartimento di Giustizia USA si unirà ai privati e avvierà una causa civile già questa settimana.
Intanto a Piazza Affari stamani il titolo FCA apre in netto ribasso a -5,6% a 9,11 euro.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.