Scandalo Panama Papers tocca presidenza Ue, chieste dimissioni premier Malta
Il primo ministro di Malta, paese che detiene la presidenza di turno dell’Ue, si deve dimettere. Lo chiede il partito dei popolari europei (Ppe) che vuole che Joseph Muscat, sotto inchiesta nell’ambito dello scandalo dei Panama Papers, rinunci al suo posto. Per Manfred Weber, capogruppo del PPE, “la situazione è senza precedenti”, si legge in una nota ufficiale. Weber vorrebbe che al potere salga il leader dell’opposizione, il segretario del Partito Nazionalista (affiliato al Ppe). “Invito Simon Busuttil a mostrare leadership e combattere con le unghie e con i denti contro queste accuse di corruzione”.
Muscat è indagato dopo le ultime rivelazioni emerse nell’ambito dei filoni d’inchiesta dei Panama Papers, l’insieme dei fascicoli riservati dello studio legale Mossack Fonseca resi pubblici da un consorzio giornalistico internazionale. La figlia del presidente dell’Azerbaijan ha versato un milione di dollari all’impresa Egrant, di cui Michelle Muscat, moglie dell’attuale premier maltese, è azionista. La società, con sede a Panama, avrebbe ricevuto la somma di denaro in un conto nella banca maltese Pilatus Bank. Il premier di Malta è stato criticato per non aver chiesto l’avvio di un’inchiesta per verificare l’accaduto.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.