Schultz non cambierà la rotta tedesca in tema di austerità
Nessuna illusione sul fatto che una vittoria dei socialdemocratici in Germania possa cambiare la linea tedesca in merito alla necessità di rigore nei conti pubblici in Europa: Martin Schultz, il candidato dell’Spd lo ha dichiarato in una conferenza stampa, non ammorbidirà la posizione del Paese sul tema dell’austerità.
Lo Schultz candidato alla guida del Paese, dunque, è radicalmente diverso da quello che, da presidente del Parlamento europeo si opponeva all’asterità e propugnava un atteggiamento più permissivo nei confronti dei Paesi mediterranei. Come ricordato dal Ft, Schultz nel 2012 diceva, in piena crisi del debito greco che c’era “una situazione bizzarra in Europa“, con 26 dei 27 paesi favorevoli a offrire maggiori aiuti ad Atene, e uno solo contrario: e alludeva alla Germania di Angela Merkel. In politica interna, tale approccio è visto come altamente impopolare.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.