Seattle cede alle pressioni lobbyste di Jeff Bezos, cancella la tassa Amazon
Seattle cede alle pressioni dell’amministratore delegato Jeff Bezos e cancella la tassa Amazon, l’aliquota approvata un mese fa destinata alle grandi aziende attive nella città della costa occidentale Usa, che avrebbero dovuto sborsare 275 dollari per ogni dipendente.
La città in tal modo avrebbe raccolta 50 milioni di dollari per affrontare l’emergenza dei senzatetto. Amazon commenta entusiasta la bocciatura della tassa decisa da sette voti contro due in consiglio comunale, osservando che il voto del consiglio comunale per cancellare una tassa contro la creazione di posti di lavoro è da ritenere “una decisione giusta”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.