Seco annuncia la quotazione: sbarco atteso sul segmento Star entro il secondo trimestre
Il gruppo tecnologico Seco, attivo nell’integrazione dell’Internet of things, ha annunciato la quotazione sull’Mta di Borsa Italiana, nel segmento Star. L’operazione è “già alle battute finali” e potrebbe concludersi già entro maggio. La società punta a raccogliere 100 milioni in aumento di capitale. Il flottante atteso sarà pari al 40-45% del capitale inclusa la greenshoe (15%).
“I proventi derivanti dall’aumento di capitale saranno utilizzati dalla società per supportare l’attuazione del proprio piano strategico triennale tramite consolidamento e crescita sui mercati internazionali”, si legge nella nota. “Tale strategia include la realizzazione di mirate operazioni di acquisizione – anche rilevanti – volte a entrare in nuovi mercati geografici, aumentare la base clienti e dotare Seco, e il gruppo ad essa facente capo, di nuove competenze”.
Breaking news
Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.