Sell-off a Wall Street: Dow Jones -7%, Vix +50% da metà aprile
Chiusura in profondo rosso ieri per Wall Street con un mercato che si interroga sulla ripresa dell’economia e teme una seconda ondata di contagi da coronavirus. Nel finale, il Dow Jones accusa un ribasso del 6,90%; sulla stessa linea, l’S&P-500 è crollato del 5,89%, scendendo fino a 3.002 punti. Male anche il Nasdaq 100 (-5,01%).
Il Vix, il cosiddetto indice della paura sulla volatilità azionaria, è balzato di quasi il 50% ai massimi da metà aprile. La risalita della curva dei contagi in 21 Stati Usa, le previsioni fosche della Fed, dati macroeconomici negativi e un rally che non poggiava su basi solide ma piuttosto sulla liquidità immessa nel sistema dalle banche centrali: è questo il mix di fattori, secondo gli esperti, che ha alimentato il calo dei listini in questa settimana e che resta ovviamente sul tavolo anche oggi con sullo sfondo lo scontro tra Paesi dell’Est e del Sud Europa sul Recovery Fund europeo da 750 milioni.
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Apertura in calo per Wall Street a causa dell’escalation tra Russia e Occidente. L’Ucraina colpisce il territorio russo con missili Atacms, autorizzati da Biden, e Putin aggiorna la dottrina nucleare. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano perdite significative.
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