Shutdown pesa sui consumatori: fiducia in forte calo a gennaio
Mentre lo shutdown entra nella sua quinta settimana senza una soluzione in vista, la ricaduta economica del più lungo periodo di stallo nella storia americana potrebbe essere più grande del previsto. L’impasse, che ha lasciato senza lavoro centinaia di migliaia di impiegati governativi e appaltatori, ha iniziato a pesare sull’ottimismo dei consumatori.
A riprova l’indice mensile del sentiment dei consumatori dell’Università del Michigan, che misura il punto di vista degli americani sulla propria situazione finanziaria e sullo stato dell’economia generale, ha visto un forte calo a gennaio, raggiungendo il livello più basso da ottobre 2016, poco prima dell’elezione di Trump.
“La perdita è dovuta a una serie di problemi tra cui lo shutdown, l’impatto delle tariffe, l’instabilità nei mercati finanziari, il rallentamento globale e la mancanza di chiarezza sulle politiche monetarie”.
Così Richard Curtin, capo economista per le indagini dei consumatori, aggiungendo però che “il calo dell’ottimismo non indica ancora l’inizio di una recessione sostenuta dell’attività economica”.
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Elica, leader nella produzione di cappe e piani aspiranti, apre una nuova filiale a Haren, Olanda, rafforzando la sua presenza nel mercato europeo. L’operazione, resa possibile dall’acquisizione di aXiair, mira a consolidare la posizione dell’azienda in un mercato chiave.
Eurostat comunica un rallentamento nella crescita del costo del lavoro nella Zona Euro nel terzo trimestre del 2024, con un incremento del 4,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo dato è in calo rispetto al 5,2% del trimestre precedente, mentre la crescita dei salari mostra un rallentamento dal 4,9% al 4,4%.
Il governo britannico ha approvato l’acquisizione di Royal Mail da parte di Ep Group, garantendo il mantenimento della sede nel Regno Unito e protezioni per i lavoratori. L’accordo, del valore di 3,6 miliardi di sterline, mira a salvaguardare posti di lavoro e servizi essenziali.
Il settore manifatturiero tedesco continua a essere in recessione, mentre il settore dei servizi mostra segnali di ripresa. I dati PMI di dicembre mostrano un calo dell’indice manifatturiero e un aumento dell’indice dei servizi sopra quota 50, segno di espansione economica.