Si allentano timori dazi, Wall Street di slancio: Dow Jones guadagna 500 punti
L’allentarsi delle preoccupazioni sul fronte del conflitto a colpi di dazi commerciali tra Usa e Cina premia l’azionario e più in generale gli asset finanziari considerati più rischiosi. Wall Street accelera al rialzo con il passare dei minuti. L’indice S&P 500 sta rimbalzando dalla media mobile a 200 giorni, mentre il Dow Jones guadagna 500 punti circa, recuperando in toto le pesanti perdite subite venerdì (vedi grafico).
La Borsa italiana ha effettuato invece una virata in rosso con l’approssimarsi dell’avvio delle contrattazioni a Wall Street, nonostante la performance in Usa sia ottima. A Milano, dove il listino delle blue chip Ftse MIB al momento cede lo 0,75% a 22.121 punti, pesano i cali di alcuni singoli e in particolare delle banche come Ubi Banca e Banca Generali. Nei primissimi scambi il Dow Jones guadagnava già 300 punti e l’S&P 500 il 2% a New York. Il Segretario del Tesoro Steve Mnuchin si dice “cautamente ottimista” su un accordo con la Cina che scongiuri una guerra commerciale a tutto campo.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.