Simkus (Bce): possibile aumento tassi dopo l’estate
Gediminas Simkus, membro del Consiglio direttivo della Bce, ha dichiarato che non sarebbe sorpreso se i responsabili di politica monetaria dovessero decidere di aumentare nuovamente i tassi d’interesse dopo l’estate.
Il governatore della banca centrale lituana ha descritto l’aumento dei tassi previsto per luglio come “abbastanza chiaro”, sottolineando che l’inflazione di base potrebbe “raggiungere il picco”.
Simkus ha affermato: “Dobbiamo mantenere una politica monetaria molto credibile per assicurarci che adempiremo in ogni caso al nostro mandato, ossia garantire la stabilità dei prezzi e raggiungere l’obiettivo di inflazione del 2%”. Ha aggiunto: “Non sarei affatto sorpreso se si considerasse un aumento dei tassi a settembre”.
Dopo che la scorsa settimana le previsioni sull’inflazione sono state leggermente aumentate, alcuni funzionari hanno avvertito che gli aumenti dei tassi potrebbero dover persistere oltre la riunione di luglio. Anche i mercati monetari hanno aumentato le scommesse su eventuali nuove strette.
Simkus ha dichiarato che, in caso di “un rallentamento più evidente delle pressioni inflazionistiche, cambierei il mio tono”. Tuttavia, ha aggiunto, “non si tratta solo dell’inflazione attuale, ma anche delle previsioni sull’inflazione. È strettamente legato all’inflazione di base”. Infine, ha affermato di non aspettarsi che recenti cali dei prezzi alla produzione si riflettano rapidamente sull’inflazione al consumo.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.