Sindaco Ussita: “terremoto apocalittico, paese finito”. Il video della terra che si solleva
La terra è tornata a tremare alle 10.21 circa ora italiana, a 140 chilometri da Roma. Intanto, sono ore di ansia nei comuni maggiormente colpiti dal terremoto che si è abbattuto ieri, coinvolgendo soprattutto le Regioni Marche e Umbria.
Così Marco Rinaldi, sindaco di Ussita, comune del maceratese, ha commentato il terremoto che ha colpito il paese, nella serata di ieri, immediatamente dopo la prima scossa.
“È stato un terremoto fortissimo, apocalittico, la gente urla per strada e ora siamo senza luce, vi prego lasciateci lavorare”. Il sindaco ha continuato: “Sono crollate parecchie case. Il nostro paese è finito, è crollata anche la facciata della chiesa” e si è “spaccato il terreno. La frazione di Casali non la possiamo raggiungere”.
Ancora Rinaldi, parlando stamattina:
“Circa 250 persone hanno passato la notte in macchina e all’aperto. Fortunatamente non abbiamo né vittime né feriti – ma con la luce del giorno i danni che emergono, a edifici e strade, sono sempre più consistenti”.
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A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.
Nella settimana conclusasi il 3 gennaio 2025, le richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti hanno segnato un calo del 3,7%. L’indice di rifinanziamento è aumentato dell’1,5%, mentre le nuove domande sono diminuite del 6,6%. La Mortgage Bankers Association ha reso noto l’aumento dei tassi sui mutui trentennali al 6,99%.