Singapore: contrazione monstre dell’economia, valuta a fondo
Dopo due trimestri di crescita anemica, l’economia di Singapore ha subito un inatteso tracollo nel terzo trimestre dell’anno. Contro le attese che erano per una variazione nulla, il Pil si è contratto del 4,1% su base annuale. Si tratta della peggiore prova trimestrale dal periodo luglio-settembre del 2012.
Le autorità hanno fatto sapere di non aspettarsi una “ripresa significativa” a inizio 2017 ma nemmeno “un periodo di recessione tecnica prolungata” per l’anno prossimo. Nessuno degli economisti interpellati aveva previsto un calo del genere. Nonostante la contrazione più marcata degli ultimi quattro anni, dopo tre allentamenti monetari da gennaio la banca centrale di Singapore ha lasciato come sono le politiche monetarie, citando le previsioni stabili sull’inflazione.
Sui mercati il dollaro di Singapore, favorito inizialmente dalle (non) decisioni di politica monetaria, ha poi fatto un tonfo ai minimi di otto mesi in seguito alla pubblicazione del dato macro. Un biglietto verde americano vale ora 1,3849 dollari di Singapore.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.