Smart working addio? Aziende premono per il ritorno al lavoro in presenza
Il ritorno al lavoro in presenza è fortemente caldeggiato dalle aziende come emerge da una nuova ricerca condotta da Opinion Matters per conto di Ricoh coinvolgendo 1.500 decision makers di tutta Europa.
Le aziende stanno definendo le modalità lavorative per i prossimi mesi e molte sembrano propense, se le restrizioni dovute al Coronavirus lo consentiranno, a promuovere il lavoro in presenza.
La decisione di tornare, almeno in parte, all’ufficio tradizionale non è legata alla mancanza di una produttività adeguata quando si lavora da remoto; infatti, solo il 19% dei manager europei (una percentuale che scende al 17% nel campione italiano) afferma che i livelli di efficienza siano diminuiti da quando è stato introdotto il Remote Working.
Ma come mai i manager incoraggiano allora il ritorno in ufficio? Il 33% del campione italiano (media europea: 25%) teme che nel lungo periodo il lavoro da remoto possa avere un impatto negativo sulla creatività e sull’innovazione. Inoltre, il 30% degli intervistati a livello europeo (28% in Italia) teme che esso possa danneggiare il morale e il benessere dei dipendenti a causa di un crescente senso di isolamento.
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A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
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