Snam, scende al 4,9% partecipazione di Eni nel capitale
Prosegue la riduzione delle partecipazioni di Eni nel capitale di Snam: secondo quanto comunicato alla Consob il gruppo guidato da Claudio Descalzi è passato dall’8,5% al 4,9%. Si tratta dell’effetto della conversione di un prestito obbligazionario del gennaio 2013 che, alla scadenza, avrebbe dato la facoltà ai sottoscrittori di convertire il bond in azioni con un premio di circa il 20% sul prezzo di allora (4,33 euro per azione a fronte di un prezzo di mercato pari allora a 3,61 euro).
Eni ha pertanto consegnato parte delle azioni sottostanti al bond sottoscritto tre anni fa. In seguito al dpcm del governo Monti con il quale si annunciava il passaggio della proprietà di Snam alla Cassa depositi e prestiti (che ricevette il 30% del capitale della società dei gasdotti) il Cane a sei zampe, su indicazione dell’esecutivo, ha gradualmente ridotto le proprie partecipazioni, sino a detenere solo il sottostante del bond convertibile.
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