Sondaggi: Pd in flessione, Iv stabile e Lega saldamente in testa
La Lega rimane la prima forza politica secondo la sintesi dei sondaggi elaborata da Termometro Politico, mentre il Pd è in flessione e Italia Viva viaggia sotto il 3%. Si tratta di dati elaborati sulla base dei sondaggi SWG, Tecné, Euromedia Research, Index Research e Ipsos, relativi alla settimana compresa fra il 10 e il 16 gennaio.
In un inizio d’anno caratterizzato dalle turbolenze all’interno del Governo Conte II sfociata nei giorni scorsi nell’apertura della crisi da parte di Italia Viva, la prima media settimanale delle intenzioni di voto del 2021 presenta la Lega stabilmente primo partito con il 23,3% con valori in una forchetta che dal 23,1% (Ipsos) arriva al 23,7% (Index).
Tutti gli istituti concordano nel segnalare una flessione rispetto alle rilevazioni prenatalizie per il Partito Democratico, che si attesta mediamente al 19,6%, scendendo sotto la soglia del 20 per cento dopo quasi un anno. Anche per la forza politica guidata da Nicola Zingaretti la variabilità di dati fra i diversi sondaggi risulta piuttosto ridotta.
Non si evidenziano trend coerenti per Fratelli d’Italia, terzo partito con il 16,2% davanti alla formazione che costituisce la prima forza parlamentare, il Movimento 5 Stelle, accreditato oggi al 14,8%. Chi continua a evidenziare una tendenza positiva è Forza Italia, che raggiunge questa settimana in media l’8,2%, con due istituti che attestano il partito fondato da Silvio Berlusconi oltre il 10%.
Fra le forze politiche minori, Azione di Carlo Calenda cresce in 4 dei 5 sondaggi pubblicati e si attesta al 3,7%. Sinistra/LeU, invece, non va oltre un dato medio del 3,3%. Non si evidenziano variazioni particolari per Italia Viva, al centro del dibattito politico di questi giorni, che viene accreditata del 2,9%. Infine, +Europa con il 2,2% è l’ultima forza politica ad attestarsi sopra la soglia del 2 per cento.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.