S&P: estensione del QE della Bce favorirà soprattutto la Germania
MILANO (WSI) – L’allargamento del QE annunciato a dicembre da parte della Bce andrà soprattutto a riversarsi sulle obbligazioni emesse dagli stati federati della Germania. Secondo l’agenzia di rating Standard & Poor’s le regole secondo le quali è disposto l’acquisto di asset della Bce porterebbero acquisti per 70 miliardi di euro sul debito emesso dalle amministrazioni statali e regionali tedesche, col conseguente beneficio sul costo del finanziamento di tali amministrazioni.
L’idea dell’Eurotower di allargare gli acquisti del Qe anche ai bond emessi da amministrazioni locali e regionali, andrebbe a beneficiare soprattutto la Germania in quanto, fra i requisiti necessari, è compreso il rating “Investment grade”, che possono vantare 118 miliardi di debito emesso dalle amministrazioni tedesche contro i 30 miliardi della Spagna e i 7 della Francia.
“Per gli stati tedeschi in particolare, spiega l’analista Felix Winnekens, “l’inclusione di questi bond (Lgr) nel programma di acquisto di titoli pubblici e il conseguente restringimento degli spread potrebbe ridurre il costo del finanziamento sul mercato dei capitali”.
Ricordiamo, infine, che circa il 30% debito pubblico complessivo della Germania è emesso proprio dalle amministrazioni statali e regionali della Germania.
Breaking news
Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.