S&P: migliorano le stime di crescita per l’Italia, PIL a +4,9% nel biennio
In miglioramento le stime per la crescita del Pil dell’Italia secondo l’agenzia S&P. Nel dettaglio gli analisti vedono nel 2021 e nel 2022 una crescita del 4,9% contro rispettivamente +4,7 e +4,2% per entrambi gli anni stimati dagli analisti ad aprile.
Poi ci sarà un rallentamento a +1,8% nel 2023 e a +0,9% nel 2024. Nell’Eurozona il rimbalzo stimato per il Pil tricolore nel 2021 è secondo solo a quello di Francia (+5,6%) e Spagna (+6,4%).
Secondo gli analisti, l’avvio del Recovery plan potrebbe aggiungere un 1,3%-3,9% al Pil dell’Eurozona nei prossimi cinque anni, a beneficio di paesi come Grecia, Portogallo, Italia e Spagna, riducendo così il divario economico all’interno dell’Eurozona.
Breaking news
Le borse americane iniziano la giornata in ribasso a causa di dati macroeconomici deludenti e un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato. Il deficit commerciale degli Stati Uniti è cresciuto oltre le aspettative, mentre l’attenzione si sposta sulle scorte di greggio e gas.
Il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un incremento del 4,7% a novembre, superando le previsioni degli analisti. Il dipartimento del Commercio ha riportato un deficit di 102,86 miliardi di dollari, contro stime di 101,2 miliardi. L’aumento è dovuto principalmente a un incremento delle importazioni, che hanno raggiunto 279,2 miliardi di dollari.
Nel 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme agli assessorati regionali, ha approvato 25 progetti di sviluppo della rete elettrica nazionale, gestiti da Terna, per un totale di oltre 2,3 miliardi di euro. Questi progetti, tra cui Elmed, Adriatic Link e Bolano-Annunziata, porteranno benefici ambientali, sociali ed economici, riducendo l’impatto paesaggistico e liberando territorio.
La Banca Mondiale ha rivisto al rialzo le stime di crescita economica della Cina per quest’anno e il prossimo, segnalando però preoccupazioni per la fiducia dei consumatori e il settore immobiliare. Le sfide interne e l’imminente aumento dei dazi USA potrebbero influenzare la crescita futura.