S&P: outlook diventa negativo per Cina e Hong Kong
Standard & Poor’s ha tagliato l’outlook del rating sul credito per la Cina e Hong Kong, mossa che potrebbe prefigurare un abbassamento del rating dei due emittenti da AA- e AAA, rispettivamente. A motivare il deterioramento delle previsioni sono i crescenti rischi per l’economia e per la stabilità finanziaria. La previsione per la crescita cinese espressa dall’agenzia di rating è superiore al 6% per i prossimi tre anni, un poco inferiore al 6,5% che prevede il governo. Un altro trend previsto da S&P è quello della riduzione del tasso d’investimento, al momento sopra il 40% del Pil, e che potrebbe divenire insostenibile.
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Le borse cinesi chiudono in rialzo in attesa della decisione sui tassi di interesse della banca centrale cinese. Shanghai e Shenzhen registrano aumenti significativi, trainati dal settore high-tech.
L’inflazione nell’Eurozona si conferma al 2% su base annua per ottobre 2024, come riportato da Eurostat, con un incremento rispetto al mese precedente. L’inflazione core, che esclude le componenti più volatili, rimane al 2,7%. Nell’intera Unione Europea, l’inflazione annuale sale al 2,3%.
La Borsa di Tokyo chiude in rialzo, sostenuta dai titoli del settore bancario e finanziario. Il Nikkei guadagna lo 0,5%, trainato da Sumitomo Mitsui Financial Group e Hachijuni Bank. Le aspettative di un aumento dei tassi da parte della Bank of Japan alimentano il settore.
Nestle ha abbassato il target di redditività a medio termine e aumenterà gli investimenti pubblicitari per stimolare le vendite.