11:55 lunedì 15 Gennaio 2018

Spread risale dai minimi di metà dicembre, nervosismo per Bce e voto Italia

Sul secondario apertura in lieve tensione per il mercato obbligazionario italiano, con lo spread su Bund 10 anni in leggera risalita dai minimi da metà dicembre segnati venerdì, quando il differenziale tra Italia e Germania sulla scadenza decennale era calato in area 140 punti base. Stamani il rendimento del Btp di riferimento guadagna quattro punti base issandosi all’1,992% dall’1,988%.L’agenzia di rating Moody’s dice di ritenere che il voto potrebbe avere conseguenze politiche di più ampia portata per l’Unione monetaria. I titoli governativi erano stati influenzati positivamente alla fine della settimana scorsa da un lato dai progressi sui colloqui tra SPD e CDU in Germania, dall’altro dall’attenuarsi dei toni dei partiti italiani anti euro, che al momento rendono le elezioni italiane poco rischiose per quanto riguarda la continuazione dell’implementazione delle riforme. Il vero rischio sembra piuttosto quello di un parlamento ingovernabile.

Venerdì si sono aggiunte le dichiarazioni del presidente della Bundesbank, Weidmann, secondo cui il rischio di un rialzo dei tassi nel breve termine è basso, confermando le linee guida della Bce. Per Weidmann invece è importante fissare un termine al Quantitative Easing. Le dichiarazioni hanno interrotto la fase di rialzo dei tassi dei giorni scorsi, con un calo del decennale italiano sceso sotto il 2%. A mercati chiusi lo scorso venerdì l’agenzia di rating DBRS ha confermato il giudizio sul debito italiano a BBB (high) con outlook stabile. Sul fronte aste, in settimana sono attese emissioni fino a un valore complessivo pari a 13,5 miliardi di euro in Germania, Francia e Spagna.

Breaking news

15/11 · 17:37
Finale Piazza Affari, Ftse Mib a -0,5%

Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics

15/11 · 16:21
Wall Street apre un calo: Dow Jones cede lo 0,45%

A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.

15/11 · 15:40
USA, vendite al dettaglio in crescita dello 0,4% ad ottobre

Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.

15/11 · 13:03
Mercati cinesi in ribasso: Shenzhen cede il 2,62%

Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.

Leggi tutti