ST: trimestrale giù, tagliate stime ricavi 2024
Trimestrale in calo per STMicroelectronics. Il big italo-francese dei chip ha annunciato di avere chiuso il secondo trimestre 2024 con ricavi netti pari a 3,23 miliardi di dollari in flessione del 25,3% rispetto ai 4,326 miliardi di un anno fa, mentre l’utile netto è crollato del 64,8% a 353 milioni. Il margine lordo è sceso al 40,1% rispetto al 49% dell’analogo periodo del 2023, mentre il margine operativo all’11,6% dal precedente 26,5%.
Jean-Marc Chery, president & Ceo di ST, ha rimarcato come “durante il trimestre, a differenza delle nostre precedenti aspettative, gli ordini dei clienti nel settore Industrial non sono migliorati e la domanda nell’Automotive è calata” e ha illustrato le previsioni per il trimestre in corso e per l’intero 2024 (nuovamente riviste al ribasso”. “Per quanto riguarda le previsioni delle attività di ST per il terzo trimestre, ci aspettiamo, come valori intermedi, ricavi netti di 3,25 miliardi di dollari, corrispondenti a un calo anno su anno del 26,7% e a un aumento dello 0,6% rispetto al trimestre precedente; il margine lordo è atteso intorno al 38%, con un impatto di circa 350 punti base dovuto agli oneri da sottoutilizzo della capacità produttiva”, ha spiegato il numero uno del big dei semiconduttori aggiungendo “guideremo ora la società in base a un piano di ricavi per il 2024 compreso tra 13,2 miliardi di dollari e 13,7 miliardi di dollari. Nell’ambito di questo piano, ci aspettiamo un margine lordo intorno al 40%”.
In occasione della presentazione dei risultati finanziari del primo trimestre ST indicava “un piano di ricavi rivisto per il 2024 compreso tra 14 miliardi di dollari e 15 miliardi di dollari. Nell’ambito di questo piano, ci aspettiamo un margine lordo low 40’s (ovvero tra un minimo superiore al 40% e un massimo intorno al 42%)”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.