10:10 lunedì 30 Gennaio 2017

Starbucks contro Trump: “Assumeremo 10mila rifugiati in 5 anni”

NEW YORK (WSI) – Le grandi aziende si mobilitano contro il decreto anti rifugiati emesso da Donald Trump. Starbucks, la grande catena di caffetteria con sedi in tutto il mondo, ha annunciato che assumerà 10mila rifugiati nei prossimi cinque anni. L’annuncio fatto direttamente dal fondatore Howard Schultz, nella lettera scritta ai dipendenti.

“Vi scrivo oggi con grande preoccupazione, il cuore pesante e una ferma promessa (…) noi non rimarremo a guardare, non rimarremo in silenzio mentre l’incertezza sulle iniziative della nuova amministrazione cresce ogni giorno che passa (…) Ci sono più di 65 milioni di cittadini del mondo riconosciuti come rifugiati dalle Nazioni Unite e noi stiamo definendo piani per assumerne 10.000 nei prossimi cinque anni nei 75 Paesi del mondo dove è presente Starbucks. E inizieremo qui negli Stati Uniti concentrandoci inizialmente su questi individui che hanno servito le truppe Usa come interpreti e personale di supporto nei diversi Paesi dove il nostro esercito ha chiesto sostegno”.

Breaking news

26/11 · 17:37
Piazza Affari termina a -0,8%, frenano Stellantis e Pirelli

Chiusura in calo per Piazza Affari e l’Europa. Attenzione ancora sulle banche, dopo l’offerta di Unicredit per Banco Bpm, e i dazi di Trump

26/11 · 17:02
Stati Uniti: crollano vendite case nuove, -17,3% m/m a ottobre

Crollano le vendite di case nuove negli Stati Uniti nel mese di ottobre. Il dato ha mostrato una flessione maggiore delle aspettative a -17,3% su base mensile

26/11 · 16:57
Stati Uniti: fiducia consumatori Conference Board migliora a novembre, ma delude attese

Migliora ma non batte le attese la fiducia dei consumatori Usa nel mese di novembre

26/11 · 16:15
Wall Street, apertura contrastata: Dow Jones in lieve calo, Nasdaq guadagna lo 0,35%

L’apertura di Wall Street è caratterizzata da incertezze, con il Dow Jones che scende dopo il suo record, mentre lo S&P 500 registra un nuovo massimo intraday. Le tensioni derivano dalle dichiarazioni di Trump sui nuovi dazi contro Messico, Canada e Cina. Gli investitori attendono i verbali della Federal Reserve per ulteriori indicazioni sui tassi d’interesse.

Leggi tutti