Starbucks, i clienti pagano l’aumento degli stipendi dei dipendenti
NEW YORK (WSI) – Dopo le polemiche delle scorse settimane, Starbucks ha deciso di incrementare del 5% lo stipendio ai lavoratori. La decisione arriva contestualmente a un rialzo dei prezzi del caffè, stabilendo di fatto un meccanismo secondo il quale il consumatore paga l’aumento salariale del cameriere che gli serve il caffè.
Nei giorni scorsi i dipendenti americani di Starbucks si erano lamentati per l’aggravio del lavoro e una diminuzione delle mance per colpa della diffusione dell’applicazione per smartphone che consente di ordinare senza entrare in contatto con i dipendenti.
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La banca centrale russa ha deciso di mantenere il tasso di riferimento al 21%, contrariamente alle aspettative di un aumento. L’inflazione elevata ha portato l’indice dei prezzi al consumo all’8,9% a novembre. Altre banche centrali, come la BCE e la Federal Reserve, hanno invece effettuato modifiche ai tassi.
A ottobre, l’industria italiana ha visto un aumento del fatturato dello 0,5% in valore e dello 0,8% in volume, trainato dal mercato interno, mentre il mercato estero ha registrato una flessione. Su base annua, si osserva un calo generale del fatturato, nonostante un giorno lavorativo in più rispetto all’anno precedente.
La Borsa di Tokyo conclude la sessione in ribasso a causa delle preoccupazioni legate alle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e ai conflitti in Medio Oriente. Anche i dati sull’inflazione superiore alle attese hanno influenzato negativamente il mercato, impattando sui titoli bancari. L’indice Nikkei e il Topix registrano flessioni.
Avvio debole a Piazza Affari, nell’ultima seduta di una settimana volatile per l’azionario. Quasi tutti i titoli del Ftse Mib in rosso.