Stati Uniti accusano Mosca di aver hackerato computer partito democratico
NEW YORK (WSI) – Gli Stati Uniti hanno formalmente accusato il governo russo di aver hackerato i computer del partito democratico e di aver interferito in delicati affari di politica interna americana. Lo si legge in una nota congiunta pubblicata dall’intelligence americana e dal Dipartimento per la sicurezza interna degli Usa.
“Le recenti rivelazioni fatte da siti come DCLeaks.com e WikiLeaks e da Guccifer 2.0 sono coerenti con i metodi e le motivazioni russe”, si legge nella nota in cui si aggiunge che “questi furti e rivelazioni hanno l’obiettivo di ostacolare il processo elettorale americano”.
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Seduta in chiaroscuro per le borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,5% a 35.108 punti
A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.