Usa: “taglio tasse sarà retroattivo”, verso compromesso sulla corporate tax
In attesa della tanto agognata riforma fiscale, il ministro del Tesoro americano, Steven Mnuchin, in un’intervista alla CNBC, ha annunciato che il taglio retroattivo delle tasse “potrebbe in ogni caso scattare dall’inizio del 2017”. Donald Trump vorrebbe un taglio della corporate tax dal 35 al 15%, ma il Congresso sembra disposto a raggiungere un compromesso su un’aliquota del 23%.
L’ex finanziere di Wall Street si è mostrato più cauto rispetto ai mesi scorsi, specificando che la riduzione delle aliquote dovrà comunque misurarsi con la tenuta dei conti pubblici e con la nota allergia Repubblicana ad aumentare il debito degli Stati Uniti, che ieri per altro ha superato la soglia record di 20 mila miliardi di dollari.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.