Stellantis: ricavi netti +14% nel 1Q, veicoli BEV +22%
Stellantis ha registrato un aumento del 14% dei ricavi netti nel primo trimestre 2023, con il contributo positivo di tutti i segmenti.
Nel dettaglio, i ricavi netti raggiungono i 47,2 miliardi di euro, grazie soprattutto alle maggiori consegne e ai prezzi netti favorevoli.
Le consegne consolidate sono pari a 1,476 milioni, in crescita del 7% grazie principalmente alla migliore disponibilità di semiconduttori rispetto al primo trimestre 2022
Lo stock complessivo di veicoli nuovi al 31 marzo 2023 ammonta a 1,302 milioni, valore che riflette un ritorno ai normali livelli di operatività e che include uno stock di proprietà di 384 mila unità.
Domani verrà pagato il dividendo ordinario di 1,34 euro per azione approvato dall’Assemblea degli azionisti.
Inoltre, è stato avviato il riacquisto di azioni proprie per 1,5 miliardi di euro; il completamento della prima tranche da 500 milioni di euro è previsto per giugno 2023.
Infine, le vendite globali di BEV sono aumentate del 22% rispetto al primo trimestre 2022 e rimangono una priorità globale con il lancio di ulteriori 9 veicoli elettrici a batteria nel 2023, per arrivare a un’offerta totale di 47 modelli elettrificati a batteria entro la fine del 2024.
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Finale incerto per Piazza Affari e le altre borse europee, aspettando le riunioni delle banche centrali. Acquisti su Saipem e Unipol
Il Dow Jones ha raggiunto un nuovo record storico a 41.733,97 punti, registrando un aumento dello 0,8%. Tuttavia, il calo di Apple ha influenzato il mercato, con il titolo in ribasso del 2,6%. Anche lo S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno mostrato perdite.
Ferrari ha recentemente acquistato azioni proprie su Euronext Milan e New York Stock Exchange, parte di un programma di riacquisto di azioni da 250 milioni di euro. Questo è un segmento di un progetto più ampio da 2 miliardi di euro, da completare entro il 2026. Nonostante l’operazione, il titolo Ferrari ha registrato un calo dell’1,60% a Milano.
Inizio settimana contrastato per Wall Street, con l’attenzione rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse. Anche le banche centrali di Regno Unito e Giappone si riuniranno nei prossimi giorni.