Sterlina giù contro il dollaro: esperti avvertono su future pressioni
Dopo la deblace di Theresa May ieri sera al Parlamento inglese che bocciato l’accordo raggiunto con la Ue sulla Brexit, la sterlina è calata bruscamente contro il dollaro USA e arriva a cedere lo 0,03% a $1,2854, mostrando però una certa resilienza.
Ma gli esperti avvertono che potrebbe essere sotto pressione nei mesi a venire perché permangono incertezze su come la Gran Bretagna lascerà l’Unione Europea.
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La Borsa di Tokyo chiude in ribasso, influenzata negativamente dai settori automobilistico e farmaceutico e dall’attesa per i dati sull’occupazione USA. Il Nikkei scende dell’1%, con Otsuka Holdings e Toyota in forte calo. Anche Fast Retailing registra una significativa diminuzione, legata ai deboli profitti in Cina. I titoli di stato giapponesi a 10 anni raggiungono il loro massimo dal 2011.
Partenza cauta nel giorno dei dati americani sul mercato del lavoro. A Piazza Affari Ftse Mib invariato a 35.300 punti
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