STOXX Europe 600: entra Buzzi, esce Telefónica Deutschland
Qontigo, il noto provider di analisi e indici di mercato, ha recentemente rivelato importanti cambiamenti nella composizione dell’indice STOXX Europe 600. Queste modifiche vedono l’ingresso di cinque nuove aziende, inclusa Buzzi, la società italiana attiva nel settore del cemento, quotata su Euronext Milan.
Accelleron Industries, Buzzi, CD Project, Hochtief e TeamViewer sono le cinque aziende che entrano a far parte dell’indice. Queste sostituiranno ALK-Abelló, Bavarian Nordic, Close Brothers, Corporación Acciona Energías Renovables e Telefónica Deutschland, le quali escono dall’indice.
Buzzi rappresenta una delle nuove entrate nell’indice. Quotata su Euronext Milan, l’azienda è un player di primo piano nel settore della produzione di cemento. Questa rinnovata composizione dell’indice STOXX Europe 600 riflette i continui cambiamenti e sviluppi del panorama economico europeo, permettendo agli investitori di mantenere un portafoglio azionario aggiornato e in linea con le nuove tendenze di mercato.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.
