Successo per le aste di Btp, ma Tesoro sborsa interessi più alti
Il Tesoro ha dovuto pagare in generale tassi di interesse più alti per ottenere nuovi finanziamenti sul mercato primario a breve e medio termine, ma è riuscito a reperire tutti gli 8,5 miliardi di euro offerti. La domanda per i titoli del debito pubblico italiano si conferma ancora una volta buona, dunque, sebbene i tassi siano tornati a crescere, salendo di 6-20 punti base.
Nell’asta odierna il Tesoro ha offerto e interamente collocato Btp per 8,5 miliardi di euro sulle scadenze a 3, 7 e 15 anni. Come riporta la Banca d’Italia per i titoli a 3 anni con scadenza 15 ottobre del 2019 gli investitori hanno richiesto titoli per 5,452 miliardi con un rendimento lordo dello 0,03%, in rialzo di 6 punti base rispetto alla precedente asta.
Per i Btp a 7 anni con scadenza 15 ottobre 2023 ha visto una domanda pari a 3,695 miliardi di euro, con un rendimento lordo dello 0,83%, in aumento di 13 punti base rispetto all’asta precedente. Quanto ai Btp a 15 anni con consegna 2032, il mercato ha richiesto titoli di Stato per 2,719 miliardi con un rendimento lordo dell’1,77%, in rialzo di 20 punti base rispetto all’antecedente.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.