15:03 mercoledì 24 Febbraio 2016

Takata potrebbe aver falsificato dati su airbag

NEW YORK (WSI) – Si fa piu’ forte la pressione dei parlamentari Usa sulle autorità federali e su Takata per accelerare il ritiro di milioni di airbag, citando prove in base alle quali la società giapponese avrebbe falsificato i dati per coprire i problemi del prodotto. 

Intanto, un consorzio di 10 case automobilistiche (che include Honda Motor, Toyota Motor, Ford Motor, General Motors e Fiat Chrysler Automobiles) ha riferito che la causa della rottura degli airbag, collegata a 10 decessi e oltre 100 feriti, è una combinazione di esposizione all’umidità e problemi di progettazione e manifattura, oltre all’uso del nitrato di ammonio.

Nel frattempo, la commissione del Senato Usa su trasporti, commercio e scienza ha invece citato una serie di documenti interni di Takata degli ultimi 12 anni che mostrano come funzionari della società avrebbero sostenuto che i dati sugli airbag e i test siano stati manipolati per nascondere problemi.

 

Breaking news

17:37
Piazza Affari termina a +1,9% con sprint Mps e Tim

Giornata positiva per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari che chiude in rialzo dell’1,9% a 34.358 punti. Volano Mps e Tim

17:13
Wall Street apre in leggero rialzo: Dow Jones +0,20%

Wall Street ha aperto con un lieve rialzo, influenzata da dati sull’inflazione e speculazioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. Il dollaro si rafforza, mentre il petrolio registra un aumento significativo.

15:15
USA, richieste di sussidi di disoccupazione in calo: al minimo da maggio

Negli Stati Uniti, il numero di richieste di sussidi di disoccupazione ha visto una diminuzione significativa, segnando il livello più basso da maggio. Questo dato sorprende positivamente le aspettative degli analisti.

15:12
Booking.com dovrà conformarsi al Digital Markets Act in Europa

La Commissione europea ha imposto a Booking Holdings di adeguarsi al Digital Markets Act, modificando il ruolo di Booking.com nel settore turistico. Le aziende ora possono differenziare prezzi e condizioni su diversi canali di vendita online, promuovendo una maggiore equità e apertura nel mercato digitale.

Leggi tutti