Tangenti in Algeria: assolti Eni, Vella e Scaroni, condannata Saipem
Una condanna e diverse assoluzioni nel processo per presunte tangenti in Algeria contro il primo gruppo petrolifero italiano. Eni, l’attuale numero tre Antonio Vella (Executive Vice President Operations of the Exploration and Production Division dal 2009 e dal 2012 Executive Vice President per l’Asia Centrale, l’Estremo Oriente e l’area del Pacifico) e l’ex amministratore delegato Paolo Scaroni sono stati assolti per i fatti risalenti al periodo 2008-2011, mentre Saipem è stata condannata per il reato di corruzione internazionale.
La sentenza in primo grado del Tribunale di Milano hanno stabilito la confisca di 197 milioni di dollari, al centro del processo. Sarebbe stata la somma utilizzata per corrompere il ministro dell’Energia e altri funzionari algerini. Secondo quanto stabilito dai giudici, le tangenti sono state pagate alla società di consulenze di Hong Kong, la “Pearl Partners Limited” del franco-algerino Farid Bedjaoui, in cambio di una protezione a Saipem in otto contratti energetici per un valore complessivo di 11 miliardi di dollari.
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