Tassi BTp a breve tornano a salire e l’euro retrocede in area tecnica chiave
È un momento di tregua per i mercati finanziari dopo le fibrillazioni di lunedì e martedì, ma i BTp hanno perso un po’ di spinta dopo i rialzi iniziali oggi. Questo andamento – di pari passo con un rallentamento dell’azionario italiano – sta mettendo un po’ sotto pressione anche l’euro, con gli investitori che preferiscono rimanere alla finestra in attesa di ricevere nuove indicazioni più chiare sulla formazione di un governo politico in Italia. Il MoVimento 5 Stelle ha un giorno di tempo per provare a formare un esecutivo con la Lega e Fratelli d’Italia in cui l’economista ed ex banchiere Paolo Savona, professore 81enne dalle idee controverse sull’euro, dovrebbe alla fine ricoprire un ruolo di ministro, ma non all’Economia.
Dopo aver raggiunto quota 1,1724 in seduta, sul Forex l’euro scambia nuovamente su un livello tecnico chiave in area 1,17 dollari. Il rendimento del titolo di Stato italiano a due anni è tornato sopra l’1% e al momento quota 1,2% circa. Il minimo di giornata è stato testato a 0,79%. Si teme che la crisi istituzionale in Italia non sia finita e che anche un governo meno euroscettico del previsto non si riveli alla fine molto responsabile dal punto di vista fiscale in un paese che ha il secondo debito più grande dell’area euro. Le agenzie di rating con i loro ripetuti allarmi sulla stabilità creditizia ci hanno messo del loro.
Breaking news
Seduta perlopiù positiva per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 33.294 punti
Wall Street apre in positivo, con Nvidia che registra un aumento del 4,8% dopo un inizio negativo nel premercato. Il titolo ha raggiunto un nuovo record, mentre le tensioni tra Russia e Occidente continuano a influenzare i mercati. Inoltre, l’attenzione è rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Sarà operativo entro la fine del 2026 e andrà ad aggiungersi agli altri 16 già esistenti
Negli Stati Uniti, il numero di lavoratori che hanno richiesto per la prima volta i sussidi di disoccupazione è diminuito a 213.000, il valore più basso da maggio. Le aspettative erano di 220.000 richieste. Il totale dei lavoratori che ricevono sussidi è invece aumentato leggermente, raggiungendo 1.908.000 unità.