Tassi Cina: l’annuncio della People’s Bank of China, che teme esposizione eccessiva banche verso i bond. Borsa Hong Kong su
La People’s Bank of China (PBOC) ha annunciato di avere lasciato i tassi MLF a 1 anno al 2,3%, dopo il taglio di 20 punti base annunciato nel mese di luglio.
Allo stesso tempo, la banca centrale cinese ha drenato questo mese dal sistema bancario un ammontare netto di 101 miliardi di yuan, l’equivalente di 18,5 miliardi di dollari, a fronte di prestiti per un valore di 401 miliardi di yuan scaduti il 15 agosto scorso.
La decisione della banca centrale è stata spiegata da Bruce Pang, responsabile economista della divisione Greater China presso Jones Lang LaSalle con la necessità di arginare la recente euforia dei trader esplosa sul mercato dei titoli di stato cinesi.
“La PBOC sta mantenendo il livello della liquidità in modo ragionevolmente ampio ed equilibrato, impedendo allo stesso tempo una situazione di liquidità eccessiva, per porre un freno a chi scommette sui bond”, ha commentato l’esperto.
Al fine di limitare i rischi legati ai mercati dei debiti, la banca centrale della Cina ha di fatto lanciato una serie di stress test sulle partecipazioni che le banche e gli istituti finanziari cinesi detengono nel mercato dei bond.
L’obiettivo è quello di assicurarsi che il sistema finanziario cinese sia resiliente di fronte a qualsiasi eventuale improvvisa interruzione della fase di rally che ha di recente interessato il mercato dei titoli di stato made in China.
Per continuare a garantire ampia liquidità al sistema finanziario del paese, la People’s Bank of China ha iniettato al contempo 471 miliardi di yuan di liquidità a breve termine, attraverso operazioni di pronti contro termine a sette giorni.
Da segnalare che il tasso MLF viene applicato dalla People’s Bank of China ai prestiti di medio termine a un anno (MLF) che eroga ad alcune banche cinesi.
Alle 8.45 circa ora italiana, l’indice Hang Seng della borsa di Hong Hong sale dello 0,90% circa, mentre la borsa di Shanghai arretra dello 0,09%.
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