Tassi Fed, minute: ulteriore restrizione politica monetaria potrebbe rendersi necessaria’
“Una ulteriore restrizione della politica monetaria potrebbe essere necessaria, nel caso in cui i progressi verso un ritorno dell’inflazione all’obiettivo (della Fed del 2%) dovessero confermarsi insufficienti”. E’ quanto emerge dalle minute relative al meeting del Fomc del 31 ottobre-1° novembre, quando la Fed ha lasciato invariati i tassi sui fed funds al range compreso tra il 5,25% e il 5,5%, diffuse nella serata di ieri.
Tutti i partecipanti del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, si sono trovati d’accordo sulla necessità che “la politica monetaria rimanga restrittiva, fino a quando l’inflazione non si muova in modo sostenibile verso l’obiettivo della Commissione”.
“La maggior parte dei partecipanti (del Fomc) – si legge ancora nelle minute – continua a osservare rischi al rialzo sull’inflazione, inclusi potenziali e prolungati squilibri nella domanda aggregata e nell’offerta”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.