Tassi Fed, Powell: segnali di raffreddamento inflazione, ma determinati a centrare target del 2%
Segnali di raffreddamento dell’inflazione, negli Stati Uniti, ce ne sono: detto questo, la Fed di Jerome Powell rimane “determinata” a riportare il tasso di crescita al target del 2%. E’ quanto ha detto Powell, nel discorso proferito all’Economic Club of New York.
Le parole del banchiere centrale hanno portato i mercati dei futures sui fed funds ad azzerare le probabilità di un nuovo rialzo dei tassi nel meeting imminente del 31 ottobre-1° novembre, ma ad aumentare le scommesse su una stretta monetaria a dicembre.
“L’inflazione è ancora troppo alta – ha detto Powell – qualche mese di dati positivi rappresenta solo l’inizio di un processo che dovrà instillare la fiducia che l’inflazione sta scendendo in modo sostenibile verso il nostro obiettivo. Non possiamo sapere ancora per quanto tempo questi numeri più bassi (sull’inflazione) persisteranno, o a che livelli l’inflazione si attesterà nel corso dei prossimi trimestri”.
“Io e i miei colleghi siamo determinati a riportare il tasso di crescita dell’inflazione al 2% in modo sostenibile”, ha detto ancora il numero uno della Federal Reserve.
L’ultima volta in cui la Fed ha alzato i tassi è stata alla fine di luglio, con l’undicesima stretta monetaria dagli inizi del 2022, che ha portato i tassi sui fed funds Usa al range compreso tra il 5,25% e il 5,50%.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.