Telecom Italia: Standard Ethics migliora rating a “E+”
Standard Ethics ha migliorato il corporate Standard Ethics Rating (SER) di Telecom Italia a “E+” dal precedente “E”.
“Nel corso degli ultimi anni, gli analisti hanno riscontrato un progressivo allineamento alle indicazioni internazionali sulla Sostenibilità nei tre blocchi E, S e G (Environmental, Social and Governance). Circa la sfera ambientale e sociale, si rilevano policy su buona parte degli argomenti fissati dagli organismi sovranazionali e gli obbiettivi fissati appaiono misurati ed in linea con le richieste globali. Sul piano della governance della Sostenibilità, si registrano implementazioni positive sia nella composizione quali-quantitativa dell’organo apicale sia nel sistema di gestione dei rischi ESG. Tra le policy che sicuramente dovranno essere implementate e rese pubbliche si inserisce quella sull’Intelligenza Artificiale; in generale, la reperibilità delle politiche strategiche può essere migliorata, con riferimento specifico anche a temi cruciali come quello della diversità ed inclusione”, segnalano gli esperti dell’agenzia ricordando che il primo Corporate SER assegnato alla Società risale al 2004.
Alla luce dei recenti provvedimenti delle autorità regolatorie verso Tim, gli analisti scrivono che “monitorano le risposte aziendali in relazione alle eventuali richieste formulate. In egual misura, si osservano con interesse i rapporti con gli azionisti (già attenzionati in passato da Standard Ethics) ed i passaggi industriali che porteranno ad una “nuova fase di innovazione tecnologica con investimenti per il 5G, la fibra ottica e le infrastrutture innovative”.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.