Tesla vuole aprire impianto produttivo in Cina da 500 mila veicoli l’anno
Sale il titolo Tesla (+2,5% nel pre mercato) sulla possibilità dell’apertura di una fabbrica in Cina, che consentirebbe al produttore di auto elettriche di evitare i dazi cinesi. Secondo le indiscrezioni pubblicate da Bloomberg, la fabbrica dovrebbe avere una capacità produttiva pari a 500 mila veicoli l’anno. La notizia arriva dopo che ieri il gruppo ha comunicato di aver alzato i prezzi di Model S in Cina per evitare il contraccolpo dei dazi all’import.
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Il Gruppo Lufthansa ha annunciato un piano per assumere 10.000 nuovi dipendenti entro il 2025, includendo assistenti di volo, personale di terra e piloti. Più della metà delle assunzioni avverrà in Germania, con un focus su Lufthansa Technik e altre affiliate. Negli ultimi tre anni, il gruppo ha già assunto oltre 30.000 persone.
A novembre, i prezzi alla produzione industriale hanno registrato un incremento dell’1,6% nell’Eurozona e dell’1,7% nell’UE, secondo Eurostat. Tuttavia, rispetto all’anno precedente, i prezzi sono diminuiti dell’1,2% nell’Eurozona e dell’1,1% nell’UE. L’energia ha visto un significativo aumento mensile del 5,4%, mentre i beni di consumo durevoli sono calati dello 0,2%.
La società cinese Tencent ha realizzato il maggiore riacquisto giornaliero di azioni in quasi vent’anni, investendo circa 193 milioni di dollari per acquistare 3,93 milioni di azioni. Questa strategia mira a stabilizzare il prezzo delle azioni dopo il recente declino causato dall’inclusione nella black list del Pentagono.
Le azioni cinesi chiudono in ribasso a causa del sentiment debole degli investitori, preoccupati per le misure di stimolo delle autorità cinesi. I titoli minerari e di litio sono i più colpiti, mentre alcuni settori come gli elettrodomestici mostrano guadagni.