Tesoro: rendimenti in calo per i BTp oggi in asta
Rendimenti in calo per i BTp assegnati oggi all‘asta dal Tesoro. Nel collocamento odierno è stata emessa la settima tranche del titolo di stato a 3 anni (scadenza 15 luglio 2022) per 2,75 miliardi a fronte di 4,503 miliardi richiesti e rendimento in calo di 19 centesimi all’1,05 per cento.
Cala di 27 centesimi pari all’1,96% il rendimento del BTp a 7 anni (scadenza 15 luglio 2026) collocato per un importo pari a 1,508 miliardi contro 2,859 miliardi richiesti. Nell’asta di oggi collocato anche il BTp a 10 anni (scadenza 1 dicembre 2026) con rendimento all’1,88%. Infine, collocata anche la quarta tranche del BTp a 15 anni (scadenza 01/03/2035), assegnata per 1,5 miliardi a fronte di una domanda pari a 2,338 miliardi e con rendimento lordo del 2,87%, anche qui in calo di 12 centesimi rispetto all’asta precedente.
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Le borse americane iniziano la giornata in ribasso a causa di dati macroeconomici deludenti e un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato. Il deficit commerciale degli Stati Uniti è cresciuto oltre le aspettative, mentre l’attenzione si sposta sulle scorte di greggio e gas.
Il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un incremento del 4,7% a novembre, superando le previsioni degli analisti. Il dipartimento del Commercio ha riportato un deficit di 102,86 miliardi di dollari, contro stime di 101,2 miliardi. L’aumento è dovuto principalmente a un incremento delle importazioni, che hanno raggiunto 279,2 miliardi di dollari.
Nel 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme agli assessorati regionali, ha approvato 25 progetti di sviluppo della rete elettrica nazionale, gestiti da Terna, per un totale di oltre 2,3 miliardi di euro. Questi progetti, tra cui Elmed, Adriatic Link e Bolano-Annunziata, porteranno benefici ambientali, sociali ed economici, riducendo l’impatto paesaggistico e liberando territorio.
La Banca Mondiale ha rivisto al rialzo le stime di crescita economica della Cina per quest’anno e il prossimo, segnalando però preoccupazioni per la fiducia dei consumatori e il settore immobiliare. Le sfide interne e l’imminente aumento dei dazi USA potrebbero influenzare la crescita futura.