Thailandia: morto re considerato semi divinità. “Sarà il caos”, mercati instabili
Mercati azionari instabili e baht sotto pressione da giorni: la notizia della morte del Re della Thailandia, considerato nel paese come una specie di semi divinità ha gettato nel panico gli operatori asiatici, rischia di danneggiare l’economia del paese. L’erede al trono, il principe 63enne Maha Vajiralongkorn, non gode infatti della stessa popolarità del padre e ora alcuni analisti temono che nella nazione emergente sarà il caos.
Secondo Jane Foley, strategist di Rabobank, “c’è una probabilità molto alta che in Thailandia tornino a scoppiare rivolte“.
I mercati finanziari thailandesi sono molto volatili da un mese proprio per via delle condizioni di salute precarie del monarca 88enne. Bhumibol Adulyadej, incoronato nel 1950, è stato l’imperatore con il regno più duraturo al mondo, anche della Regina Elisabetta. Sul Forex il baht è in calo da giorni, con il dollaro che si è rafforzato del 2,12% nell’ultimo mese. Al momento un biglietto verde viene scambiato a quota 35,59 baht.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.