Theresa May, neo premier UK piace ai mercati. Leadsom, ritiro dopo gaffe maternità
Theresa May, attuale ministro dell’Interno del Regno Unito, ha ormai la strada spianata verso Downing Street. Sarà lei a succedere al premier David Cameron, dopo la decisione dell’altra candidata premier, Andrea Leadsom, di ritirarsi dalla corsa. Una decisione tra l’altro sofferta, dal momento che in questo Regno Unito travolto dalla Brexit non sono mancate dichiarazioni più o meno al vetriolo.
Andrea Leadsom si è scusata con la rivale Theresa May dopo che alcune sue dichiarazioni hanno scatenato un’ondata di polemiche nel paese. Tutto è iniziato quando, in occasione di un’intervista rilasciata al Times, Leadsom aveva lasciato intendere che il fatto di essere madre la rendeva una migliore candidata alla poltrona di premier britannico, in quanto instillava in sé una consapevolezza più forte delle sfide del Regno Unito.
Rivolgendosi a May, che non è madre, aveva detto: “Avrà nipoti e sarà circondata da diverse persone. Ma io ho figli che avranno a loro volta altri figli che faranno parte in modo diretto di quanto accadrà dopo”.
Nelle ultime ore Leadsom ha offerto le sue scuse a Theresa May. Ha poi deciso di deporre le armi, ma in queste ore forti sono le critiche di Tim Loughton, il responsabile della campagna di Leadsom, che sta accusando i giornalisti di aver minato la fiducia nella politica. L’accusa di Loughton è anche contro diversi esponenti del partito di Tories, che avrebbero portato avanti una campagna per diffamare Leadsom.
Intanto, i mercati accolgono con favore l’imminente arrivo di Theresa May a Downing Street che, secondo quanto ha reso noto lo stesso ministro delle Finanze UK George Osborne, sarà ufficiale tra “qualche giorno”.
Mentre Leadsom aveva sempre detto di essere a favore della Brexit, May si era mostrata favorevole all’opzione Remain. Ultimamente, aveva tuttavia dichiarato “Brexit significa Brexit, e faremo in modo che si confermi un successo”: 59 anni, May si confermerà la seconda donna a diventare premier nel Regno Unito, dopo Margaret Thatcher.
Rimane l’incognita del momento in cui il Regno Unito, sotto l’egida di May, deciderà di attivare l’articolo 50 dando il via alla procedura ufficiale che decreterà l’addio del paese dall’Unione europea. May, nell’annunciare la sua candidatura alla premiership, aveva detto lo scorso mese che avrebbe atteso almeno fino all’anno prossimo per attivare l’articolo 50 del Trattato di Lisbona.
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