Tim: al via investimento da 130 mln per cloud
Tim ha annunciato un investimento di circa 130 milioni di euro per far crescere Tim Enterprise nel Cloud e costruire un nuovo data center di ultima generazione. Grazie a queste risorse e a ulteriori interventi, la capacità complessiva del Gruppo Tim salirà a 125 MegaWatt (+25 MW), confermando la leadership nel mercato della colocation in Italia. L’investimento rientra nel profilo di Capex incluso nel piano Industriale 2024-2026 già comunicato al mercato.
L’iniziativa, spiega la nota, si inserisce nella più ampia strategia di investimenti che il gruppo sta portando avanti per potenziare la disponibilità di ulteriori spazi di data center ad alte prestazioni nei campus già esistenti a Roma e Milano, con l’obiettivo di continuare a essere il punto di riferimento nel mercato italiano e di rispondere alle crescenti esigenze di aziende e Pubblica Amministrazione.
Il nuovo data center verrà realizzato nei pressi di Roma, sarà operativo entro la fine del 2026 e si andrà ad aggiungere ai 16 già esistenti e dislocati su tutto il territorio nazionale, progettati e costruiti secondo i più avanzati criteri di eco-sostenibilità, efficienza energetica, affidabilità e sicurezza.
Breaking news
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.
Le borse cinesi chiudono in negativo a causa della cautela sui mercati globali, influenzata dall’approccio della Federal Reserve sui tassi. L’indice Hang Seng perde lo 0,5%, mentre Shanghai segna un calo dello 0,36%. Anche Sydney e Seul registrano performance negative.