Timori guerra commerciale spingono investitori verso l’oro
I timori di una guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina stanno spingendo gli investitori verso l’oro. Come rileva Bloomberg, i fondi negoziati in Borsa con l’oro sono saliti per quattro giorni consecutivi, il periodo più lungo da gennaio. E il terzo ETF legato alle materie prime (Xetra-Gold) ha ora 177 milioni di azioni in circolazione, il massimo dal momento in cui il fondo ha iniziato a operare nel 2007. Molti temono che le conseguenze di una guerra commerciale potrebbero risultare nell’inflazione dilagante.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.