Tinaba ultima arrivata nella battaglia dei pagamenti con le App
Le applicazioni basate sul peer-to-peer per il trasferimento di denaro saranno una rivoluzione analoga a quella, operata a suo tempo, dalle carte di credito; lo sottolinea al Corriere Fabio Arpe, la mente dietro alla nuova app per il P2p, Tinaba, lanciata ieri. “Dal luglio del 2010 l’Ise mobile pay index ha guadagnato il 181%, lo Stoxx Europe 600 Banks ha perso il 34%”, dice Arpe, a sottolineare come il mercato abbia già capito ove si trovano al momento le maggiori opportunità di crescita. Tinaba, di proprietà di Sator e operante in Italia tramite Banca Profilo, non è la prima app del suo genere, ma dovrebbe essere la prima a offrire i propri servizi a costi di transazione nulli, anche per gli esercenti (a differenza di app come Satispay). Un modello che può funzionare a patto di conquistare i grandi numeri del mercato con la più ampia diffusione possibile, polverizzando la concorrenza esistente; per riuscirvi l’investimento è già stato ingente: 15 milioni di euro, con altri 15 pronti a seguire, fa sapere Arpe. La promessa, mandare in pensione la carta di credito.
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Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
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