Titolo Unicredit declassato, perde più del 3,5% in Borsa
Il titolo Unicredit chiude in calo del 3,6% la seduta di Borsa del giorno dell’Epifania. L’azione è stata appesantita dal declassamento di JP Morgan, che ha rivisto da Underweight a Neutral il rating sulla banca. La banca Usa ha fissato un prezzo obiettivo molto più basso di quello precedente: il target price è stato tagliato a 4,9 euro da 6,1 euro.
Tutto il settore bancario si distingue per la verità in negativo, trainando al ribasso Piazza Affari. Molto male hanno fatto anche Mps, Mediolanum e Pop Emilia. Il listino Ftse MIB ha chiuso in ribasso del 2,67% a 20.422,39 punti.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.