Torzi, smentita sul presunto ruolo nel progetto di salvataggio di Pop Bari
L’ufficio di comunicazione dell’uomo d’affari Gianluigi Torzi voluto precisare, con riferimento al piano di salvataggio della banca Popolare di Bari che l’avrebbe visto coinvolto attraverso capitali maltesi, quanto segue:
- “Ad inizio dicembre 2018 una delle strutture di capital market delle società del sig. Torzi (regolate dalle rispettive autorità dei paesi di residenza) è stata contattata da Vincenzo De Bustis, amministratore delegato di Banca Popolare di Bari, per valutare la partecipazione all’operazione di rafforzamento del capitale di Banca Popolare di Bari mediante il collocamento sul mercato di un bond della stessa banca;
- il team di capital market, verificate le condizioni di fattibilità dell’operazione con i rispettivi dipartimenti interni, non ha ritenuto di procedere a tale investimento. Non sono state effettuate neanche le valutazioni economiche e finanziarie dell’investimento, fermando le discussioni su temi preliminari rispetto alla modalità di sottoscrizione di un singolo strumento. Pertanto, l’operazione in Banca Popolare di Bari non è stata portata a compimento né tantomeno mai avviata.
- Riguardo a Muse Ventures Malta, si tratta di uno Special Purpose Vehicle individuato per strutturare l’eventuale deal, che sarebbe poi confluito in uno dei fondi di credito gestiti”.
Nei giorni scorsi Repubblica, aveva scritto che la procura pugliese su segnalazione della Banca d’Italia sta indagando su un’operazione risalente tra il dicembre 2018 e il marzo 2019, che aveva per oggetto l’emissione obbligazionaria da 30 milioni di euro attraverso strumenti del genere Additional Tier 1 per rafforzare il capitale e che una società maltese, la Muse Ventures Ltd, avrebbe voluto “sottoscrivere interamente”.
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