Trimestrali Usa al via: JP Morgan batte le attese su tutti i fronti
Grazie a ricavi da attività di trading molto più elevati del previsto, JP Morgan Chase ha sorpreso in positivo Wall Street. Dando il via ufficiale alla stagione delle trimestrali nel migliore dei modi, la banca Usa ha riportato un utile netto superiore alle previsioni nel secondo trimestre. Anche il fatturato ha fatto meglio delle stime di mercato. Il titolo guadagna oltre l’1% nel pre-market, posizionandosi in area 107,93 dollari, sopra i 106,85 della chiusura di ieri.
I profitti sono aumentati a $8,32 miliardi (2,29 dollari per azione) lo scorso trimestre, dai 7,03 miliardi di un anno prima (EPS pari a 1,82 dollari). Gli analisti puntavano in media su un risultato di 2,22 dollari per azione, stando a quanto riferito da Thomson Reuters. Il fatturato si è ampliato del 6,5% a quota $28,39 miliardi, facendo anche in questo caso meglio delle stime che erano per un valore di $27,36 miliardi. Gli introiti provenienti dalle attività di trading nell’azionario hanno fatto un balzo del 24%, mentre quelle derivati dall’obbligazionario sono cresciute del +7%. Le prossime banche statunitensi a riportare i conti sono Wells Fargo e Citigroup.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.