Trimestrali Usa al via: JP Morgan batte le attese su tutti i fronti
Grazie a ricavi da attività di trading molto più elevati del previsto, JP Morgan Chase ha sorpreso in positivo Wall Street. Dando il via ufficiale alla stagione delle trimestrali nel migliore dei modi, la banca Usa ha riportato un utile netto superiore alle previsioni nel secondo trimestre. Anche il fatturato ha fatto meglio delle stime di mercato. Il titolo guadagna oltre l’1% nel pre-market, posizionandosi in area 107,93 dollari, sopra i 106,85 della chiusura di ieri.
I profitti sono aumentati a $8,32 miliardi (2,29 dollari per azione) lo scorso trimestre, dai 7,03 miliardi di un anno prima (EPS pari a 1,82 dollari). Gli analisti puntavano in media su un risultato di 2,22 dollari per azione, stando a quanto riferito da Thomson Reuters. Il fatturato si è ampliato del 6,5% a quota $28,39 miliardi, facendo anche in questo caso meglio delle stime che erano per un valore di $27,36 miliardi. Gli introiti provenienti dalle attività di trading nell’azionario hanno fatto un balzo del 24%, mentre quelle derivati dall’obbligazionario sono cresciute del +7%. Le prossime banche statunitensi a riportare i conti sono Wells Fargo e Citigroup.
Breaking news
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.
La banca centrale russa ha deciso di mantenere il tasso di riferimento al 21%, contrariamente alle aspettative di un aumento. L’inflazione elevata ha portato l’indice dei prezzi al consumo all’8,9% a novembre. Altre banche centrali, come la BCE e la Federal Reserve, hanno invece effettuato modifiche ai tassi.