Trovare un nuovo lavoro per il 2022, i consigli per partire con il piede giusto
Anno nuovo, lavoro nuovo. All’inizio del nuovo anno si è soliti tirare le somme sull’anno appena trascorso e formulare buoni propositi per i mesi a venire e gennaio, soprattutto dopo la prima metà, è uno dei mesi migliori dell’anno per trovare un nuovo lavoro, poiché le aziende, per mettere in atto i loro nuovi programmi, hanno spesso bisogno di inserire in organico nuovi talenti.
Il primo consiglio per chi desidera cambiare lavoro, quindi, è quello di non posticipare oltre, avverte Carola Adami, fondatrice di Adami & Associati, società di head hunting specializzata nella selezione di personale qualificato e nello sviluppo di carriera. E’ bene sfruttare la prima parte di gennaio per aggiornare il proprio curriculum vitae, rendere più efficace il proprio profilo LinkedIn, e colmare eventuali lacune a livello di hard skills, migliorando per esempio le proprie conoscenze dell’inglese o in campo informatico. In questo modo a metà gennaio si sarà pronti per dare il meglio di sé sul mercato del lavoro.
Il problema di tanti è però organizzare la ricerca del lavoro in modo da aumentare concretamente le possibilità di avere riscontri positivi da parte dei recruiter. “Molte persone affrontano questa attività nel modo sbagliato, rispondendo a tantissimi annunci in pochi giorni per poi rimanere deluse nel non ricevere nessun feedback positivo”, afferma l’head hunter, per poi spiegare che l’approccio più efficace non premia la quantità, quanto invece la qualità.
“È molto meglio avere le idee chiare sul lavoro che si intende cercare, delineando settore, ruolo, posizione geografica, stipendio e via dicendo, e limitarsi poi a rispondere con cura ai solo annunci coerenti con le proprie esigenze – continua – Così facendo si potrà dedicare l’attenzione dovuta a ogni candidatura, per studiare per bene l’azienda e creare un cv e una lettera di presentazione ad hoc”, conclude Carola Adami.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.