Trudeau allunga un ombra su Nafta: “meglio nessun accordo, che uno cattivo”
Meglio fare saltare il North American Trade Agreement (Nafta), l’accordo di libero scambio siglato nel 1994 da Usa, Canada e Messico, piuttosto che siglarne uno nuovo ma cattivo. La pensa così Justin Trudeau, il premier canadese che, in un’intervista a Bloomberg:
“Niente Nafta è meglio che un Nafta cattivo. L’ho chiarito al presidente Trump”, ha detto facendo riferimento ai negoziati in cui i tre paesi sono impegnati da tempo. “Non ci stiamo muovendo per il semplice gusto di muoverci”.
Trudeau ha criticato anche i potenziali dazi nuovi che l’amministrazione Trump potrebbe imporre su auto, componentistica e truck in arrivo sul mercato Usa sulla base di presunti motivi di sicurezza nazionale.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.