Trump minaccia la chiusura di Twitter: “Repubblicani sentono che i social silenziano i conservatori”
Il presidente americano Donald Trump è tornato all’attacco dei social network, annunciando la volontà di “regolamentarli con forza o di chiuderli”, prima che questi possano agire con misure di censura nei confronti dei post di orientamento conservatore. Il presidente lo ha dichiarato su Twitter, in seguito alla decisione del social network che ieri, per la prima volta, ha applicato un avviso nel quale si invitavano gli utenti a verificare la fondatezza di alcuni tweet pubblicati da Trump.
“I Repubblicani percepiscono che le piattaforme social silenziano totalmente le voci dei conservatori”, ha twittato Trump, “le regolamenteremo fortemente o le chiuderemo prima ciò possa avvenire realmente”.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.