Trump, per riforma Obamacare stavolta i numeri ci sono
Avvio positivo ma senza troppo slancio per la Borsa Usa, che registra rialzi più timidi rispetto alle controparti europee. Wall Street attende con ansia il voto sulla riforma dell’health care. Stavolta sembra che i Repubblicani abbiano la maggioranza necessaria per poter garantire il passaggio alla Camera bassa del disegno di legge scritto dal partito al governo. Dopo essersi accorti che non c’erano i voti per approvare il testo, a marzo i Repubblicani avevano ritirato il precedente disegno di legge di revisione dell’Obamacare. Il testo che verrà votato stasera prevede 8 miliardi di dollari di spese in più per contribuire alla copertura dei costi delle cure per quegli americani malati prima dell’attivazione dell’assicurazione.
Rivedere la legge di assistenza sanitaria Obamacare, che prende il nome del predecessore di Trump, è una delle priorità dell’amministrazione a Washington ed è fondamentale per sbloccare l’impasse al Congresso, dove i Repubblicani godono di una maggioranza flebile di seggi in entrambe le Camere. È un altro test parlamentare importante per Donald Trump e il presidente Usa non si può permettere si sbagliare una seconda volta se vuole proseguire con le riforme pro crescita e pro aziende promesse, per esempio sul piano fiscale e degli investimenti nelle infrastrutture. Il margine di vantaggio è risicato e questo alimenta il nervosismo sui mercati.
Breaking news
Seduta perlopiù positiva per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 33.294 punti
Wall Street apre in positivo, con Nvidia che registra un aumento del 4,8% dopo un inizio negativo nel premercato. Il titolo ha raggiunto un nuovo record, mentre le tensioni tra Russia e Occidente continuano a influenzare i mercati. Inoltre, l’attenzione è rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Sarà operativo entro la fine del 2026 e andrà ad aggiungersi agli altri 16 già esistenti
Negli Stati Uniti, il numero di lavoratori che hanno richiesto per la prima volta i sussidi di disoccupazione è diminuito a 213.000, il valore più basso da maggio. Le aspettative erano di 220.000 richieste. Il totale dei lavoratori che ricevono sussidi è invece aumentato leggermente, raggiungendo 1.908.000 unità.