Trump: pronto a ricevere Kim Jong-Un negli Usa
Se Donald Trump diventasse presidente degli Stati Uniti il leader della Corea del Nord, Kim Jong-Un sarebbe il benvenuto in una visita privata nel Paese: è l’ultima scioccante esternazione del futuro candidato repubblicano alla Casa Bianca. Durante un comizio tenutosi ieri ad Atlanta (Georgia) Trump ha dichiarato: “Non andrei lì [in Corea del Nord], ma se [Kim] venisse qui lo riceverei. Non gli organizzerei una cena di Stato come facciamo con la Cina e tutti questi altri che ci danno fregature”.
Le affermazioni di Trump sono state prontamente criticate dalla rivale democratica Hillary Clinton, ex responsabile della diplomazia Usa sotto la prima presidenza Obama; Che diavolo c’è di male a parlare? Clinton è una dilettante”, ha replicato a distanza Trump.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.