TSMC: vendite trimestrali oltre le aspettative (+39%), domanda AI ancora solida
Taiwan Semiconductor Manufacturing Co (Tsmc) ha annunciato un aumento dei ricavi trimestrali migliore del previsto (+39%), placando le preoccupazioni per un rallentamento della spesa in hardware per l’intelligenza artificiale.
Nei tre mesi conclusi a settembre, il principale produttore di chip per Nvidia e Apple ha riportato vendite pari a NT$759,7 miliardi ($23,6 miliardi), rispetto alla previsione media degli analisti di NT$748 miliardi. La più grande azienda di Taiwan divulgherà i suoi risultati completi il prossimo giovedì.
TSMC è una delle aziende chiave nell’ambito della spesa per lo sviluppo dell’AI, poiché produce i chip all’avanguardia necessari per addestrare l’intelligenza artificiale. Le sue vendite sono più che raddoppiate dal 2020, accelerate dal lancio di ChatGPT che ha innescato una corsa all’acquisto di hardware Nvidia per le server farm AI.
Negli ultimi mesi, tuttavia, le opinioni hanno iniziato a divergere sul fatto che lo slancio di crescita guidato dall’AI possa durare. Alcuni investitori hanno avvertito che aziende come Meta Platforms e Google non possono sostenere l’attuale ritmo di spesa in infrastrutture senza la certezza di poter monetizzare l’AI. Tale scetticismo ha portato a un ritracciamento delle azioni AI, inclusa Nvidia, all’inizio di quest’anno.
Tuttavia, le azioni TSMC sono più che raddoppiate dal lancio di ChatGPT, con la sua capitalizzazione di mercato che ha brevemente superato $1 trilione a luglio. In tale mese, la più grande azienda di Taiwan ha anche alzato le sue previsioni di crescita delle entrate per il 2024, dopo i risultati trimestrali sopra le stime.
Breaking news
A settembre, il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona ha raggiunto 12,5 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti. Le esportazioni hanno visto un leggero aumento, mentre le importazioni sono diminuite. L’interscambio commerciale all’interno dell’area euro è calato, mentre l’intera Unione Europea ha registrato un surplus di 9,6 miliardi di euro.
La Borsa di Tokyo ha terminato la giornata in calo, influenzata dalle politiche restrittive della Fed e dal crollo dei titoli tecnologici in Asia, seguendo Wall Street. Mentre le banche hanno limitato le perdite, l’indice Nikkei ha perso l’1,09% e il Topix lo 0,73%. La BoJ si prepara a un aumento dei tassi a dicembre. Hong Kong in ripresa, Shenzhen e Shanghai mostrano andamenti contrastanti.
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